Luigi Cherubini (1760 – 1842)
REQUIEM in do minore per coro e orchestra
1. – INTROITUS
Requiem æternam dona eis, Domine; et lux perpetua luceat eis.
Te decet hymnus, Deus, in Sion, et tibi reddetur votum in Jerusalem;
exaudi orationem meam; ad te omnis caro veniet.
Requiem æternam dona eis, Domine; et lux perpetua luceat eis.
Kyrie eleison; Christe eleison; Kyrie eleison.
O Signore, dona a loro un eterno riposo e splenda ad essi una luce perpetua.
Si innalzi un inno a Te, o Dio, in Sion, a te si sciolga il voto in Gerusalemme.
Esaudisci la mia preghiera: a te verrà ogni mortale.
O Signore, dona a loro un eterno riposo e splenda ad essi una luce perpetua.
Signore, pietà. Cristo, pietà. Signore, pietà.
2. – GRADUALE
Requiem æternam dona eis, Domine, et lux perpetua luceat eis;
in memoria æterna erit justus, ab auditione mala non timebit.
O Signore, dona loro un eterno riposo.
Il giusto sarà nella memoria eterna, non temerà sventure dalle dicerie.
3. – DIES IRAE
Dies iræ, dies illa,
Solvet saeclum in favilla,
Teste David cum Sibilla.
Quantus tremor est futurus,
Quando Judex est venturus,
Cuncta stricte discussurus!
Tuba mirum spargens sonum
Per sepulchra regionum
Coget omnes ante thronum.
Mors stupebit et natura
Cum resurget creatura
Judicanti responsura.
Liber scriptus proferetur,
In quo totum continetur,
Unde mundus judicetur.
Judex ergo cum sedebit,
Quidquid latet apparebit,
Nil inultum remanebit.
Quid sum miser tunc dicturus?
Quem patronum rogaturus,
Cum vix justus sit securus?
Rex tremendæ majestatis,
Qui salvandos salvas gratis,
Salva me, fons pietatis.
Recordare, Jesu pie,
Quod sum causa tuæ viæ,
Ne me perdas illa die.
Quærens me sedisti lassus,
Redemisti Crucem passus,
Tantus labor non sit cassus.
Juste Judex ultionis,
Donum fac remissionis
Ante diem rationis.
Ingemisco tamquam reus,
Culpa rubet vultus meus:
Supplicanti parce, Deus.
Qui Mariam absolvisti,
Et latronem exaudisti,
Mihi quoque spem dedisti.
Preces meæ non sunt dignæ,
Sed tu, bonus, fac benigne
Ne perenni cremer igne.
Inter oves locum præsta
Et ab hædis me sequestra,
Statuens in parte dextra.
Confutatis maledictis,
Flammis acribus addictis,
Voca me cum benedictis.
Oro supplex et acclinis,
Cor contritum quasi cinis,
Gere curam mei finis.
Lacrymosa dies illa,
Qua resurget ex favilla,
Judicandus homo reus.
Huic ergo parce, Deus:
Pie Jesu, Domine,
Dona eis requiem. Amen.
Giorno dell’ira, quel giorno che
dissolverà il mondo terreno in cenere
come annunciato da Davide e dalla Sibilla.
Quanto terrore si spargerà
quando il giudice giungerà
a giudicare severamente ogni cosa.
La tromba diffondendo un suono mirabile
tra i sepolcri del mondo
spingerà tutti davanti al trono.
La Morte e la Natura si stupiranno
quando risorgerà ogni creatura
per rispondere al giudice.
Sarà presentato il libro scritto
nel quale è contenuto tutto,
dal quale si giudicherà il mondo.
E dunque quando il giudice si siederà,
ogni cosa nascosta sarà svelata,
niente rimarrà invendicato.
In quel momento che potrò dire io, misero,
chi chiamerò a difendermi,
quando a malapena il giusto potrà dirsi al sicuro?
Re di tremendo potere,
tu che salvi per grazia chi è da salvare,
salva me, fonte di pietà.
Ricorda, o buon Gesù,
che io sono la causa della tua venuta;
non lasciare che quel giorno io sia perduto.
Cercandomi ti sedesti stanco,
mi hai redento con il supplizio della Croce:
che tanto sforzo non sia vano!
Giusto giudice di retribuzione,
concedi il dono del perdono
prima del giorno della resa dei conti.
Comincio a gemere come un colpevole,
per la colpa è rosso il mio volto;
risparmia chi ti supplica, o Dio.
Tu che perdonasti Maria
tu che esaudisti il buon ladrone,
anche a me hai dato speranza.
Le mie preghiere non sono degne;
ma tu, buon Dio, con benignità fa’
che io non sia arso dal fuoco eterno.
Assicurami un posto fra le pecorelle,
e tienimi lontano dai caproni,
ponendomi alla tua destra.
Una volta smascherati i malvagi,
condannati alle fiamme feroci,
chiamami tra i benedetti.
Prego supplice e in ginocchio,
il cuore contrito, come ridotto a cenere,
prenditi cura del mio destino.
Giorno di lacrime, quello,
quando risorgerà dalla cenere
Il peccatore per essere giudicato.
perdonalo, o Dio:
Signore Gesù misericordioso,
dona a loro la pace.
4. – OFFERTORIUM
Domine, Jesu Christe, Rex gloriæ,
libera animas omnium fidelium defunctorum de pœnis inferni et de profundo lacu:
libera eas de ore leonis, ne absorbeat eas Tartarus, ne cadant in obscurum:
sed signifer sanctus Michael repræsentet eas in lucem sanctam.
Quam olim Abrahae promisisti et semini ejus.
Hostias et preces tibi, Domine, laudis offerimus:
tu suscipe pro animabus illis, quarum hodie memoriam facimus:
fac eas, Domine, de morte transire ad vitam.
Quam olim Abrahae promisisti et semini ejus.
Signore Gesù Cristo, Re della gloria,
libera le anime di tutti i fedeli defunti dalle pene dell’inferno e dalla fossa profonda:
liberale dalla bocca del leone, affinché non vengano inghiottite dal Tartaro, e non cadano nell’oscurità:
ma l’alfiere San Michele le ritragga nella luce santa,
che un tempo promettesti ad Abramo e alla sua stirpe.
O Signore, a Te offriamo sacrifici e preghiere di lode;
Tu ricevi(le) in favore di quelle anime, delle quali oggi facciamo memoria.
O Signore, fa’ che esse passino dalla morte alla vita,
che un tempo promettesti ad Abramo e alla sua stirpe.
5. – SANCTUS
Sanctus, sanctus, sanctus Dominus Deus Sabaoth.
Pleni sunt cœli et terra gloria tua.
Hosanna in excelsis.
Benedictus qui venit in nomine Domini.
Hosanna in excelsis.
Santo, santo, santo, il Signore, Dio dell’Universo.
I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.
Osanna nell’alto dei cieli.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Osanna nell’alto dei cieli.
6. – PIE JESU
Pie Jesu, Domine, dona eis requiem sempiternam.
O Signore Gesù, colmo di pietà, dona loro il riposo eterno!
7. AGNUS DEI
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, dona eis requiem.
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, dona eis requiem.
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, dona eis requiem sempiternam.
Lux æterna luceat eis, Domine, cum Sanctis tuis in æternum, quia pius es.
Requiem æternam dona eis, Domine, et lux perpetua luceat eis.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a loro il riposo eterno.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a loro il riposo eterno.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona a loro il riposo eterno.
Una luce eterna spenda su di essi, Signore, con i tuoi santi in eterno, poiché sei ricolmo di pietà.
L’eterno riposo dona loro, o Signore, e una luce perpetua splenda su di essi.